Talmente danneggiate da essere spesso inutilizzabili e rappresentare così un enorme rischio per la sicurezza di pedoni e automobilisti. Corsie del brt, cordoli gialli istallati nelle strade con il preciso compito di riservare una carreggiata agli autobus ma che, complice la furbizia e l’assenza di rispetto delle più elementari norme del codice della strada, sono state letteralmente eliminate dalla nostra città. Comincia da qui la problematica affrontata dalla commissione comunale alla Viabilità. «In alcuni casi le protezioni di gomma dura sono quasi al libello della strada perché decine di auto ci passano di sopra innumerevoli volte nel corso della giornata- afferma il presidente della commissione Giuseppe Castiglione- manovre pericolose, come sistematicamente avviene in via Dusmet, che hanno la sola conseguenza di distruggerle e ridurle in mille pezzi. Non solo, buttati in mezzo alla strada, insieme alle viti ed ai bulloni ai bordi che sporgono dall’asfalto, rappresentano un pericolo al traffico cittadino». Via Ala, viale Fleming, viale Vittorio Emanuele, via Santa Sofia e piazza Roma. Queste sono solo alcune zone mappate dalla commissione alla Viabilità. Note, proposte e richieste che presto verranno consegnate a Palazzo degli Elefanti. « In quasi tutta la città- sottolinea il componente della commissione alla Viabilità Carmelo Sofia- non c’è spartitraffico che non abbia bisogno di essere riparato. Davanti al Policlinico e al Tondo Gioeni mancano ampi tratti di cordolo. Si tratta di una situazione molto complessa con l’amministrazione che da tempo ha puntato molto sull’impiego dei mezzi pubblici per limitare tantissimo il traffico cittadino. Buoni propositi che- continua Sofia- si scontrato con la cronica carenza di coscienza civica di migliaia di automobilisti e centauri. Riparare al danno fatto per Palazzo degli Elefanti vorrebbe dire un esborso di decine di migliaia di euro vista la natura del materiale e la vastità delle aree su cui bisogna intervenire. I controlli? Ci vogliono assolutamente, ma non si può mettere un agente in ogni strada attraversata dal Brt. Piuttosto occorre una forma di partecipazione attiva del cittadino». Alcuni cordoli, nonostante fossero ancorati al terreno con viti e bulloni, sono saltati. Tutt’intorno, piccoli pezzi di materiale plastico restano sparsi ovunque. «In passato si era discussa la possibilità di eliminare completamente queste strutture oppure di sostituirle con protezioni più alte- dichiara Vincenzo Parisi, presidente della commissione al Bilancio- sopratutto in quest’ultimo caso, con i blocchi in acciaio, in via Dusmet e nei pressi di via Garofalo protezioni più alte hanno significato più rischi alla sicurezza di centauri e automobilisti. Allo stesso tempo non si può fare a meno di considerare che la semplice striscia gialla, per delimitare la corsia preferenziale, non viene rispettata da nessuno». «Gli unici cordoli in perfette condizioni- fa eco il consigliere comunale Giuseppe Catalano- si trovano nella zona sud di via Passo Gravina. Con l’abbattimento del ponte del Tondo Gioeni, infatti, il bus rapido, provenendo da Gravina, non utilizza il tratto finale della corsia preferenziale del Brt. La conseguenza è che la carreggiata diventa una specie di scorciatoia per molti pendolari che così evitano il traffico nelle corsie limitrofe».
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